Montebruno – Castrum Montisbruni

Montebruno, un borgo disteso accanto al fiume Trebbia, un fiore all’occhiello dell’entroterra ligure tra religione, storia e tradizione agraria.

Importante centro posto sulla riva sinistra del fiume Trebbia, il borgo di Montebruno, ha origini antiche e strettamente legate all’ambiente clericale, come dimostrano le festività religiose giunte fino ad oggi, il cui esempio più celebre è la Festa patronale della Madonna di Montebruno con serata danzante che si tiene ogni anno il giorno 8 settembre. Prima del X secolo nel borgo operavano i monaci dell’abbazia di San Colombano di Bobbio, in seguito il territorio fece parte dei possedimenti dell’abbazia di Patrania, fino al passaggio nei possedimenti dell’abbazia di San Marziano di Tortona. L’antico toponimo Castrum Montisbruni si ritrova per la prima volta su un documento con cui l’imperatore Federico Barbarossa concede il territorio e il godimento del feudo al marchese Obizzo Malaspina. Fino al 1547 fu feudo dei Fieschi, in seguito dei Doria, fino alla fine del XVIII secolo quando passò sotto il dominio di Genova.

La famiglia nobiliare dei Doria dotò il borgo di un ponte a tre arcate, denominato Ponte Doria, che collega il centro con il Santuario di Nostra Signora di Montebruno, posto sulla riva del destra del fiume. Il ponte e il Santuario rappresentano attualmente i simboli più caratteristici del paese. La chiesa e il Convento degli Agostiniani, vennero eretti nel 1486 in seguito all’apparizione della Madonna ad un pastorello muto il quale riacquistò la parola. Sia gli esterni che gli interni sono importanti pezzi di storia dal grande fascino, come la Madonna lignea del miracolo ancora conservata nella sua versione originale, un tabernacolo di marmo scolpito del 1500 e diversi pezzi di gomene delle galere di Andrea Doria, cedute in passato come offerte votive. Ma non è finita qui, il convento agostiniano, dotato di ampi spazi, ospita uno dei migliori musei di vita contadina della Liguria, nel quale si può respirare la vera tradizione rurale, con l’artigianato del passato, i lavori di campagna, la cucina arredata in stile contadino, gli antichi mezzi di trasporto, il vecchio mulino e molto altro.

Il borgo di Montebruno risulta avere una struttura urbana peculiare che si differenzia da molte altre località dell’Alta Val Trebbia, con tutta probabilità molti visitatori avranno notato che la struttura, risultante dall’essere all’incrocio di due itinerari storici di attraversamento e dalla presenza del Santuario meta dei pellegrini provenienti dai centri più lontani, ha portato allo sviluppo della vocazione commerciale della località piuttosto che di quella agricola. Questo è testimoniato dal fatto che anticamente il paese ospitava un fiorente mercato, in particolare durante il giorno dei morti quando i contadini si incontravano con i commercianti nella piazza del Santuario per vendere il pregiato frutto del bosco: il fungo. Tutt’ora il borgo è rinomato per la tradizionale Fiera del Funghi, la quale si tiene come da tradizione ogni anno il 2 Novembre richiamando numerosi visitatori.

Arrivare a Montebruno è semplicissimo, è attraversato dalla leggendaria Strada Statale S.S.45 di Val Trebbia, principale arteria di collegamento tra i borghi della Valle e le città di Genova e Piacenza. Basta davvero poco, 39 km e 50 minuti dal capoluogo Ligure; 90 km e 1 h 45 min da Piacenza. Le uscite autostradali più vicine sono quelle di Genova Est (A12), Busalla (A7) e Piacenza Sud (A21), mentre le stazioni sono quelle di Genova Brignole, Busalla e del “trenino di Casella”, inoltre è possibile utilizzare mezzi pubblici per il trasporto provinciale ATP. Per altre indicazioni è sufficiente guardare la cartina interattiva sottostante.


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